Politica
Ultimatum brianzolo
Governo La gita del Pdl ad Arcore dove il capo è pre-recluso produce un aut-aut di Alfano al suo stesso governo. Vincono i «falchi» ma restano al punto di partenza: sperare in un allungamento dei tempi al senato. Il ministro dell’interno spiega che applicare la legge a Berlusconi è «impensabile e inaccettabile». Nuovo appello al premier e al Colle
Arcore, Villa San Martino – Foto Emblema
Governo La gita del Pdl ad Arcore dove il capo è pre-recluso produce un aut-aut di Alfano al suo stesso governo. Vincono i «falchi» ma restano al punto di partenza: sperare in un allungamento dei tempi al senato. Il ministro dell’interno spiega che applicare la legge a Berlusconi è «impensabile e inaccettabile». Nuovo appello al premier e al Colle
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 25 agosto 2013
Domenico CirilloRoma
Gran consiglio ad Arcore ma naturalmente niente detronizzazione. Qualche lite sì, ma subito conclusa dal successo dell’ala dura del Pdl. Alla fine tutti uniti dietro al Cavaliere, com’erano entrati. Il vertice di guerra tra il condannato pre-recluso ai domiciliari brianzoli e tutti i suoi colonnelli e ministri della Repubblica partorisce un nuovo appello al Pd, a Enrico Letta e a Giorgio Napolitano. Perché impediscano la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. È un grido di disperazione al quale Angelino Alfano deve dare la forma di un ultimatum al governo di cui è vicepremier. Messo velocemente in minoranza, assieme agli altri...