Cultura
Umanizzare la modernità, una scelta più che obbligata
Scaffale Il libro di Mauro Ceruti e Francesco Bellusci pubblicato da Raffaello Cortina Editore. Le degenerazioni sociali, umanitarie, ambientali che si moltiplicano e aggravano oggi, sono per gli autori la prova che «umanizzare la globalizzazione» non solo sia «una» prospettiva possibile, ma sia per l’umanità «l’unica» prospettiva o quanto meno la sola «capace di futuro»
Jason Rhoades, "Four Roads", all'Institute of Contemporary Art di Philadelphia
Scaffale Il libro di Mauro Ceruti e Francesco Bellusci pubblicato da Raffaello Cortina Editore. Le degenerazioni sociali, umanitarie, ambientali che si moltiplicano e aggravano oggi, sono per gli autori la prova che «umanizzare la globalizzazione» non solo sia «una» prospettiva possibile, ma sia per l’umanità «l’unica» prospettiva o quanto meno la sola «capace di futuro»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 2 novembre 2023
Stride parecchio con il presente l’ultimo libro di Mauro Ceruti, tra principali costruttori con Edgar Morin del pensiero della complessità, scritto con Francesco Bellusci. Stride già dal titolo: Umanizzare la modernità (Raffaello Cortina, pp. 144, euro 14). Stride nell’ambizione che lo ispira e lo nutre: ragionare sulle coordinate possibili di un cammino dell’umanità che dia senso e speranza alla parola «progresso». Arriva, la riflessione di Ceruti e Bellusci, nel mezzo di giorni, mesi, anni nei quali è difficile pensare in termini di progresso. Sono i giorni dell’assalto terrorista di Hamas contro Israele e della reazione israeliana che sta trasformando la...