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Umano troppo transumano

Umano troppo transumano

Verso il futuro Da Mosè a Dante all'immortalismo della singolarità: chi ci attende alla fine della evoluzione?

Pubblicato più di un anno faEdizione del 29 aprile 2023
«Trasumanar significar per verba non si poria» dice Dante nel Paradiso (I, 70-71); in questa terzina il Poeta ammette che non si può descrivere con parole l’anelito ad oltrepassare la condizione umana per realizzare l’eterno desiderio di essere tutt’uno con la realtà divina. Sappiamo che l’intera Commedia è la descrizione di una trasmutazione interiore che consentirà a Dante, mercé il viatico del sorriso finale di Beatrice, la donna angelicata, di realizzare il supremo compimento. Transumanar vuol dire dunque, per Dante, riportare la natura umana alla sua fonte creatrice depurandola di ciò che in essa è caduco, provvisorio. Il volto raggiante...

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