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Un 4 ottobre senza liturgie al servizio della sinistra
L'iniziativa Sarebbe un passo avanti se Sel dichiarasse la propria insufficienza per mettersi a disposizione di chi vuole dare forza e significato alla sinistra, ai suoi valori, al suo programma minimo. Per mettere insieme le parole sinistra e governo contro la deriva tecnocratica e populista di Renzi
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L'iniziativa Sarebbe un passo avanti se Sel dichiarasse la propria insufficienza per mettersi a disposizione di chi vuole dare forza e significato alla sinistra, ai suoi valori, al suo programma minimo. Per mettere insieme le parole sinistra e governo contro la deriva tecnocratica e populista di Renzi
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 27 settembre 2014
La manifestazione indetta da Sel per il 4 ottobre non deve avere nulla di scontato. Non può essere un fatto liturgico di una piccola forza alla ricerca del suo orgoglio. Il 4 ottobre, in piazza, insieme a tanti e diversi, dovrà mettersi in moto un fatto politico. Un fatto politico nuovo. E in effetti quel palco, da Maurizio Landini a Pippo Civati, passando per Curzio Maltese, Norma Rangeri e, naturalmente Vendola, allude esattamente ad un’urgenza da non perimetrare, una necessità politica e programmatica da far vivere accanto e fuori le attuali cristallizzazioni organizzative. Una proposta politica che si ostina a...