Europa
Un aborto da tribunale
Diritti negati L’attivista polacca Justyna Wydrzynska è stata condannata a Varsavia con un «processo politico» per aver fornito la pillola a una donna che voleva interrompere la gravidanza. Il mifepristone è uno steroide sintetico che resta illegale nel Paese sulla Vistola e, di fatto, anche in Ungheria dove il farmaco non è ancora stato commercializzato
Varsavia, una manifestazione contro la cancellazione quasi totale del diritto all’aborto e la violenza della polizia – Foto Ap
Diritti negati L’attivista polacca Justyna Wydrzynska è stata condannata a Varsavia con un «processo politico» per aver fornito la pillola a una donna che voleva interrompere la gravidanza. Il mifepristone è uno steroide sintetico che resta illegale nel Paese sulla Vistola e, di fatto, anche in Ungheria dove il farmaco non è ancora stato commercializzato
Pubblicato più di un anno faEdizione del 26 marzo 2023
Giuseppe SediaVARSAVIA
La prima attivista perseguita dalla giustizia ordinaria per aver favorito l’aborto fornendo pillole abortive non ci sta. Justyna Wydrzynska è stata condannata la settimana scorsa in primo grado da un tribunale varsaviano a otto mesi di servizi sociali per 30 ore al mese ma annuncia battaglia in aula: «Era chiaro sin dall’inizio che si tratta di un processo politico. La magistrata assegnata al mio procedimento è stata scelta direttamente dal procuratore generale e ministro della giustizia Zbigniew Ziobro. Durante l’ultima udienza la giudice ha confermato che la decisione su questo caso era stata presa da tempo. Il giorno dopo è...