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Un addio giusto ma stonato, perché il Teatro muore

Un addio giusto ma stonato, perché il Teatro muoreLa salma di Gigi Proietti passa nella piazza del Campidoglio accompagnata dai parenti stretti accolta dal presidente – Cecilia Fabiano / LaPresse

Gigi Proietti Il grande, grandissimo Gigi Proietti è uscito di scena, per me che ignoravo che fosse affetto da qualche seria patologia è stato un fulmine a ciel sereno, pensavo che avrebbe […]

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 6 novembre 2020
Il grande, grandissimo Gigi Proietti è uscito di scena, per me che ignoravo che fosse affetto da qualche seria patologia è stato un fulmine a ciel sereno, pensavo che avrebbe calcato i palcoscenici per sempre. Incarnava in sé il senso stesso del teatro, era una macchina celibe teatrale. Popolare e colto, pedagogo straordinario e generoso, nobilitava qualsiasi ambito a cui prestava il suo talento superfluente innervato da una personalità umanissima. Nobilitava persino la pubblicità. Ha ricevuto il tributo di tantissimi cittadini della sua Roma, e dell’intero paese. Lo ha strameritato per avere donato ore indimenticabili, emozioni magnifiche, ha donato vita,...

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