Visioni

«Un altro giorno d’amore», la ferita di Genova e i desideri di una generazione

«Un altro giorno d’amore», la ferita di Genova e i desideri di una generazioneLa regista Giulio D’Amato in «Un altro giorno d’amore»

Cinema Il primo film di Giulia D'Amato, dove al centro c'è la ferita di Genova 2001 di cui ricorre l'anniversario in questi giorni. Sarà proiettato lunedì a Perugia in piazza nella rassegna FuoriPost

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 luglio 2022
«Quello che è successo a Genova l’ho vissuto come una sconfitta». È con rabbia mista a sconforto che Giulia D’Amato, giovane produttrice e collaboratrice di Gianluca Arcopinto, ora al suo primo lungometraggio da regista, ripensa a quelle giornate. Giornate iniziate con entusiasmo e terminate con paura e sdegno. Ma il titolo del film, Un altro giorno d’amore, rimanda a un’altra forza, quella per cui si va avanti nonostante tutto, quella che si legge tra le righe degli striscioni di solidarietà come nelle lettere che superano le mura del carcere. LE IMMAGINI di quel G8 del 2001 – ieri si è...

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