Italia

Un altro suicidio nella clinica Dignitas. I magistrati: “Vuoto normativo”

Un altro suicidio nella clinica Dignitas. I magistrati: “Vuoto normativo”

Fine vita Ieri un altro cittadino italiano, Gianni Trez, si è dato una morte dignitosa nella stessa clinica svizzera che ha accolto il dj. Intanto fa discutere e imbarazza l'autobiografia di Fabo che è stata resa pubblica ieri dall'associazione Luca Coscioni. Per il Vaticano questa vicenda è "una sconfitta per la società". Area (magistratura) e Arci chiedono alla politica una legge che dia pieno riconoscimento all'autodeterminazione terapeutica

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 marzo 2017
Certe morti proseguono. Altre verranno. Ieri l’Italia (anche il Parlamento) ha appreso la notizia della morte di un altro suo cittadino che stava soffrendo. Gianni Trez, un uomo di 65 anni. Anche lui, come dj Fabo, ha scelto di morire nella clinica svizzera Dignitas. “Come diceva sempre – ha dichiarato la moglie – è stato più facile morire che vivere senza dignità”. Anche Emanuela di Sanzo, che insieme alla figlia ha tenuto la mano a suo marito e l’ha visto sorridere, ieri ha rivolto un appello ai parlamentari: “Ora facciano una legge per impedire questi pellegrinaggi crudeli”. Le parole di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi