Internazionale
Un anno di califfato e Obama non ha strategie
Isis Ad un anno dalla conquista di Mosul, lo Stato Islamico controlla un terzo dell'Iraq e quasi metà della Siria. Gli Usa accusano Baghdad, mentre video segreti mostrano la sofferenza dei civili iracheni sotto l'Isis
Miliziano dello Stato Islamico – Reuters
Isis Ad un anno dalla conquista di Mosul, lo Stato Islamico controlla un terzo dell'Iraq e quasi metà della Siria. Gli Usa accusano Baghdad, mentre video segreti mostrano la sofferenza dei civili iracheni sotto l'Isis
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 10 giugno 2015
Un anno fa, il 10 giugno 2014, lo Stato Islamico ha occupato la seconda città irachena, Mosul. Sono bastate 24 ore per veder sventolare le bandiere nere sui tetti della città. Da Mosul è partita la vittoriosa marcia di al-Baghdadi, che di lì a poco si sarebbe proclamato “nuovo califfo”. È trascorso un anno: oggi l’Isis controlla un terzo dell’Iraq e quasi metà della Siria, minaccia la Libia, compie attentati in Yemen e Arabia saudita e gode della fedeltà dichiarata di 35 gruppi in Africa e Medio Oriente. Eppure, dopo 12 mesi, la comunità internazionale non ha strategie. A subirne...