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Un anno dopo la battaglia continua
Referendum Corre domani un anno dal voto che il 4 dicembre 2016 cambiò il corso della politica, e forse della storia, dell’Italia, respingendo l’attacco alla Costituzione. Davide abbatté Golia, spazzando via […]
Referendum Corre domani un anno dal voto che il 4 dicembre 2016 cambiò il corso della politica, e forse della storia, dell’Italia, respingendo l’attacco alla Costituzione. Davide abbatté Golia, spazzando via […]
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 3 dicembre 2017
Corre domani un anno dal voto che il 4 dicembre 2016 cambiò il corso della politica, e forse della storia, dell’Italia, respingendo l’attacco alla Costituzione. Davide abbatté Golia, spazzando via qualsiasi ambiguità e incertezza: 60% no, 40% sì. Eppure, all’inizio la battaglia sembrava disperata. Da una parte la scommessa dichiaratamente epocale del maggiore partito di governo ed in particolare del segretario e del suo cerchio magico, con una enorme potenza di fuoco: gli strumenti a disposizione di chi governa, milioni di fondi pubblici dal partito e dai gruppi parlamentari, la compiacenza più o meno disinteressata di commentatori, intellettuali e molti...