Visioni
Un antilogaritmo per lo spettacolo
Giù il sipario Dunque l’intero mondo dello spettacolo italiano diventa un buco nero, un enorme cratere dove sembrano destinati a sprofondare, oltre agli spettatori ovviamente, soprattutto attori e tecnici, compagnie e strutture
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Giù il sipario Dunque l’intero mondo dello spettacolo italiano diventa un buco nero, un enorme cratere dove sembrano destinati a sprofondare, oltre agli spettatori ovviamente, soprattutto attori e tecnici, compagnie e strutture
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 7 marzo 2020Edizione 07.03.2020
Dunque l’intero mondo dello spettacolo italiano diventa un buco nero, un enorme cratere dove sembrano destinati a sprofondare, oltre agli spettatori ovviamente, soprattutto attori e tecnici, compagnie e strutture, stagioni e calendari, non solo presenti ma anche a venire, per i molti che cercano di non improvvisare all’ultimo momento. Soprattutto, traballano pericolosamente scritture e impegni. E quindi i diritti dei lavoratori con i loro contratti sempre precari e temporanei, che davanti alle «cause di forza maggiore» insiti nella difesa dal coronavirus, si sgretolano e si sfarinano come polvere nel deserto. A parte qualche teatro minore e qualche multisala cinematografica, pochi...