Visioni
Un archivio di lotta e l’utopia queer del movimento Lgbt
Intervista L’Aids, le diverse soggettività, la memoria collettica. Una conversazione con il regista e attivista francese Stéphane Gérard, autore di «History doesn’t have to repeat itself» che sarà presentato a Torino nel cinquantesimo anniversario di Stonewall, il prossimo 28 giugno
Intervista L’Aids, le diverse soggettività, la memoria collettica. Una conversazione con il regista e attivista francese Stéphane Gérard, autore di «History doesn’t have to repeat itself» che sarà presentato a Torino nel cinquantesimo anniversario di Stonewall, il prossimo 28 giugno
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 giugno 2019
Stéphane Gérard è un regista e attivista francese (membro del collettivo di cinema sperimentale queer What’s your Flavor?) che nel 2014 ha firmato il suo primo lungometraggio documentario, History doesn’t have to repeat itself (La storia non per forza si ripete), dedicato al movimento Lgbt e all’importanza di trasmetterne la memoria storica attraverso la creazione e la valorizzazione degli archivi. Il film dà voce a diverse figure di attivisti impegnati nella raccolta di memorie legate alla lotta contro l’Aids, nella realizzazione di film, riviste, festival cinematografici, spettacoli teatrali che offrono la possibilità alla comunità di esistere, conoscere la propria storia...