Alias Domenica
Un atteggiamento più erotico che algoritmico
La priorità estetica che il fisico Paul Dirac assegna alle teorie matematiche allude a un ideale regolativo utile per individuare sia l’obiettivo da raggiungere, sia il procedimento da applicare, sia il criterio di verità dei risultati: «La bellezza come metodo», da Cortina
Jackson Pollock, Untitled, 1950 cca. Il matematico Richard Taylor esaminò al computer le tele dell’artista tra il ’43e il ’52, quando il «caos» sembrava aumentare, e osservò che il dripping realizzava frattali già venticinque anni prima della loro scoperta scientifica
La priorità estetica che il fisico Paul Dirac assegna alle teorie matematiche allude a un ideale regolativo utile per individuare sia l’obiettivo da raggiungere, sia il procedimento da applicare, sia il criterio di verità dei risultati: «La bellezza come metodo», da Cortina
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 febbraio 2019
Paul Dirac era uomo di poche parole. Qualche mese dopo il suo arrivo all’Università di Cambridge – appena più che ventenne – gli veniva già riconosciuta una rara genialità; ma la sua silenziosa presenza rendeva arduo capire cosa davvero pensasse. Per questo, tra i suoi colleghi, il «dirac» divenne l’unità di misura del minor numero di parole pronunciabili da un essere umano, in una breve ma ragionevole unità di tempo. Di lì a qualche anno, nel 1933, quel giovane silenzioso avrebbe ricevuto il Nobel, «per la scoperta di nuove, fruttuose forme della teoria atomica». E, all’unico giornalista che riuscì a...