Alias Domenica
Un atto elementare della vita: Leoncillo
A Verona, Galleria dello Scudo, la mostra di Leoncillo Leonardi, a cura di Enrico Mascelloni Viene riportata l’attenzione sugli anni finali (1958-’64) dello scultore spoletino. Da un’arte di contenuto a una radicalmente autobiografica: tagli secchi sulla creta, che inverano le ferite della Storia
Leoncillo nello studio tra "Luce cruda", 1958, e "Taglio bianco", 1959, Roma 1961, per cortesia di Anna Rita Rubolini
A Verona, Galleria dello Scudo, la mostra di Leoncillo Leonardi, a cura di Enrico Mascelloni Viene riportata l’attenzione sugli anni finali (1958-’64) dello scultore spoletino. Da un’arte di contenuto a una radicalmente autobiografica: tagli secchi sulla creta, che inverano le ferite della Storia
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 febbraio 2019
Giuseppe FrangiVERONA
«All’improvviso io mi sentii, come un vecchio ragno, la necessità di fare una tela traendo dal dentro di me stesso questa saliva mia, fatta del mio corpo presente, esaurendomi in questo atto sicuro, sicuro come gli atti elementari della vita». È una delle prime pagine del Piccolo Diario di Leoncillo, datata 1957. Per l’artista spoletino è un momento-chiave di presa di coscienza e di distacco anche radicale dal proprio recente passato: «Nel 1957 mi cascarono addosso i miei ultimi dieci anni e io ne restai sconvolto, del tutto smarrito», scrive in un’altra pagina di quel meraviglioso testo, dove le parole...