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Un bipolarismo plurale, e sinistra alla (dura) prova delle alleanze
Serve qualcosa di più e di più grande di una operazione di ri-assemblaggio di ceti, siano essi politici o civili, di una scorciatoia organizzativa sotto forme già sperimentate e fallite. Servirebbe, se vogliano stare all’altezza della nuova sfida di cui siamo parte, assumersi con coraggio la paternità e la maternità del processo che sta nascendo
Serve qualcosa di più e di più grande di una operazione di ri-assemblaggio di ceti, siano essi politici o civili, di una scorciatoia organizzativa sotto forme già sperimentate e fallite. Servirebbe, se vogliano stare all’altezza della nuova sfida di cui siamo parte, assumersi con coraggio la paternità e la maternità del processo che sta nascendo
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 ottobre 2020
Con l’ultima tornata elettorale il governo Conte si è consolidato. Industriali e gruppi editoriali, accantonata la spallata, puntano a condizionarne le scelte candidandosi alla cogestione. Un clima diverso si respira nel quadro politico e nel rapporto tra partiti. Qui si intravedono fibrillazioni e movimenti sotterranei i cui effetti saranno visibili man mano che ci si avvicina all’elezione del Presidente della Repubblica ed alle elezioni politiche che seguiranno. Ma alcune tendenze sono già visibili ed in atto. Si è arrestata la tendenza all’espansione dei populismi: la Lega nazionale di Salvini si è fermata, cede spazi verso una destra più strutturata...