Internazionale
Un capo di Stato a casa di Al-Sistani: «Per il bene dell’Iraq»
Il viaggio di Bergoglio Bergoglio ringrazia per la difesa dei più deboli. Il leader sciita: «Cristiani parte di noi». Poi tutti a Ur nel nome di Abramo. E contro la «corsa a rafforzare gli armamenti»
L’arrivo di papa Francesco nella residenza di Ali Al-Sistani, ieri a Najaf – Ap/Vatican Media
Il viaggio di Bergoglio Bergoglio ringrazia per la difesa dei più deboli. Il leader sciita: «Cristiani parte di noi». Poi tutti a Ur nel nome di Abramo. E contro la «corsa a rafforzare gli armamenti»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 7 marzo 2021
Quella di ieri, con la «visita di cortesia» di papa Francesco al grande ayatollah Sayyid Al-Sistani, è stata la giornata centrale del viaggio apostolico di Bergoglio in Iraq. Un incontro fra due leader religiosi, ma con un profondo significato diplomatico e politico: il primo faccia a faccia fra un pontefice romano – che peraltro mette piede per la prima volta in Iraq – e la massima autorità dell’islam sciita (200 milioni di fedeli in tutto il mondo, su 1 miliardo e 800 milioni di musulmani); ma anche la prima volta che Sistani riceve in casa propria un capo di Stato...