Visioni
Un caratteraccio, ruvido come la vecchia New York
La Grande Mela L'addio del Village alla sua leggenda. Un fantasma tra i tavolini dell'Indochine
Lou Reed con Laurie Anderson
La Grande Mela L'addio del Village alla sua leggenda. Un fantasma tra i tavolini dell'Indochine
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 29 ottobre 2013
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
«New York è funky, non è profumata. Ha l’odore del sesso» scriveva David Byrne un paio di settimane fa sul sito Creative Time Reports, suonando un campanello d’allarme: la città sta diventando un luogo per soli ricchi e rischia di perdere quel Dna unico che l’ha resa un luogo così determinante per molti artisti. Uno di quegli artisti, che hanno tratto ispirazione da queste strade, dalle contraddizioni di questo posto da funk di cui parla Byrne era Lou Reed. «Una fetta di New York è morta insieme a lui» constatava ieri Jim Farber sul Daily News. «L’ultimo dei grandi personaggi...