Visioni

Un cinema attraversato dalla musica e dalle onde del mare

Un cinema attraversato dalla musica e dalle onde del mare

Intervista Suoni e memoria, la Sardegna, la trasmissione dei mestieri. Parla il regista Gianfranco Cabiddu

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 giugno 2018
«Non esiste un cinema sardo: ognuno di noi fa il suo cinema, semmai ci accomuna l’ambientazione dei nostri film sull’isola». Il regista cagliaritano Gianfranco Cabiddu si oppone a una visione restrittiva, da riserva indiana, del cinema che nasce in Sardegna o che viene fatto sull’isola – la location privilegiata della sua cinematografia a partire dall’opera prima di trent’anni fa – Desamistade – passando dal Figlio di Bakunin fino all’adattamento shakespeariano che l’anno scorso gli è valso il David di Donatello alla miglior sceneggiatura non originale: La stoffa dei sogni, ambientato sull’isola dell’Asinara, meraviglia paesaggistica a lungo tagliata fuori dal mondo...

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