Cultura

Un collezionista di insolite presenze

Un collezionista di insolite presenzeMatthew Barney, dal ciclo «Cremaster»

Centenari Lo scrittore e giornalista argentino Juan Rodolfo Wilcock era nato il 17 aprile del 1919. Ora il comune di Lubrano gli dedica una giornata di studi, mentre Adelphi ristampa «Il libro dei mostri»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 aprile 2019
Chiunque affronti la figura e l’opera multiforme e ricchissima di Juan Rodolfo Wilcock, nato a Buenos Aires cento anni fa, esordisce con un riferimento al suo abbandono del paese di origine, nel 1957, per stabilirsi in un’Italia della quale avrebbe adottato la lingua, usandola con cristallina eleganza per scrivere romanzi, racconti e poesie, nonché innumerevoli articoli, elzeviri e recensioni (per lo più ironici e giustamente velenosi) su quotidiani e riviste come la Voce Repubblicana, Il Mondo, L’Espresso e altri ancora. Anche se non fu l’unico argentino, in quegli anni, a scegliere di espatriare e a rinunciare alla lingua materna –...

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