Europa
Un comune su 4 rifiuta i piccoli rifugiati di Calais
Gran Bretagna Prosegue in una calma relativa lo sgombero «elettorale» del campo profughi di Calais, voluto in extremis da François Hollande per puntellare la sua corsa alla rielezione all’Eliseo. Tirandosi dietro in […]
Gran Bretagna Prosegue in una calma relativa lo sgombero «elettorale» del campo profughi di Calais, voluto in extremis da François Hollande per puntellare la sua corsa alla rielezione all’Eliseo. Tirandosi dietro in […]
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 26 ottobre 2016
Leonardo ClausiLONDRA
Prosegue in una calma relativa lo sgombero «elettorale» del campo profughi di Calais, voluto in extremis da François Hollande per puntellare la sua corsa alla rielezione all’Eliseo. Tirandosi dietro in questa corsa improvvisa una Londra che fa la propria parte in ritardo, poco e controvoglia, vista soprattutto la posizione assunta da Theresa May per non scontentare a nessun costo il blocco «anglonazionalistico» che ha determinato l’uscita del paese dall’Ue. E mentre questo sgombero/deportazione evoca incubi novecenteschi, dopo che la ferita sociale e nazionale rappresentata dalla tendopoli è stata lasciata suppurare, la Gran Bretagna prosegue la sua accoglienza un po’ come...