Cultura
Un diario comunista nell’ora più difficile
Scaffale «Clandestino a Parigi» di Celeste Negarville, per Donzelli. Politica e privato del dirigente Pci in queste pagine scritte tra 1940 e 1943 nella Francia occupata
Un’immagine dell’occupazione tedesca di Parigi
Scaffale «Clandestino a Parigi» di Celeste Negarville, per Donzelli. Politica e privato del dirigente Pci in queste pagine scritte tra 1940 e 1943 nella Francia occupata
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 16 marzo 2021
La storiografia sul Pci si caratterizza per una grande ricchezza memorialistica, che non ha avuto eguali in altri partiti comunisti. Molto più rari sono stati invece i contributi diaristici. E proprio da questo punto di vista, il diario di Celeste Negarville, pubblicato in Clandestino a Parigi (Donzelli, pp. 164, euro 19) costituisce, come scrive nella sua bella introduzione Aldo Agosti, un documento straordinario. ESSO, INFATTI, ci permette di seguire dall’interno il periodo forse più lacerante dell’intera storia del Pci, quello successivo alla firma del patto tedesco-sovietico: la rottura traumatica dell’unità antifascista e la ricaduta nell’illegalità, dapprima nell’agonia della Francia durante...