Alias Domenica
White, un Dorian Gray al dritto e al rovescio
Edmund White, "Il nostro caro ragazzo", Fandango-Playground Un giovane francese, modello tra i più ricercati del fashion-system: il suo eccesso, in lotta contro la morte, sembra chiamare il proprio castigo, ma poi lo schema wildiano si ribalta, in favore dell’«effimero»
«Self Portrait» in collage (1970) – Robert Mapplethorpe
Edmund White, "Il nostro caro ragazzo", Fandango-Playground Un giovane francese, modello tra i più ricercati del fashion-system: il suo eccesso, in lotta contro la morte, sembra chiamare il proprio castigo, ma poi lo schema wildiano si ribalta, in favore dell’«effimero»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 31 luglio 2016
In una lettera del 30 giugno 1890 al direttore del «Daily Chronicle», Oscar Wilde rispondeva così a una recensione al Ritratto di Dorian Gray: «La vera morale della storia è che ogni eccesso, così come ogni rinuncia, reca la propria punizione; e questa morale è artisticamente e deliberatamente soppressa a un tal punto che non enuncia la propria legge come principio generale, ma si realizza nelle vite di alcuni individui, e così diventa semplicemente un elemento drammatico in un’opera d’arte, e non l’oggetto dell’arte stessa». Quale sia l’eccesso (e la conseguente rinuncia) di Dorian Gray è presto detto e altrettanto...