Un esercizio critico sull’«autofiction» e i suoi molti fantasmi
Un'opera di Giulio Paolini
Cultura

Un esercizio critico sull’«autofiction» e i suoi molti fantasmi

Scaffale «L’io di carta», un saggio di Giacomo Tinelli, uscito per Il Verri edizioni

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 7 gennaio 2023
Se, come voleva Fortini, il critico è il diverso dallo specialista, e deve porsi come mediatore non fra le opere e il pubblico ma «fra le specializzazioni, le «scienze» particolari, da un lato, e l’autore e il suo pubblico dall’altro» allora questo saggio di Giacomo Tinelli, intitolato L’io di carta (il Verri edizioni, prefazione di Daniele Giglioli, pp. 163, euro 23) è un esempio paradigmatico di felice esercizio critico. Al centro, l’emergenza prepotente dell’autofiction nella narrativa contemporanea. Le opere prese in esame sono la trilogia narrativa di Walter Siti (Scuola di nudo, Un dolore normale e Troppi paradisi) e alcuni...

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