Cultura
Un esilio come eredità
Memoria ritrovata Intervista con Janine Altounian, intellettuale che ha dedicato la sua vita allo studio del genocidio armeno, a partire da sé
Ashile Gorky "Garden in Sochi", 1943
Memoria ritrovata Intervista con Janine Altounian, intellettuale che ha dedicato la sua vita allo studio del genocidio armeno, a partire da sé
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 28 marzo 2013
Sin da piccola, Janine Altounian ha la percezione che la sua famiglia sia scampata a qualcosa di terribile. Spesso sente la nonna materna ripetere: «Abbiamo perso tutto! Abbiamo dovuto abbandonare tutto laggiù!». Laggiù è la Turchia, dalla quale i genitori di Janine sono dovuti fuggire in seguito alla decisione del ministro dell’interno Talaat di deportare forzatamente la popolazione armena in quella che si rivelerà una marcia della morte. Questo vissuto ha reso l’atmosfera di casa Altounian pesante, pervasa dal ricordo di un antico dolore che per molti anni resterà però indefinito. La peculiarità del genocidio armeno, che porterà alla morte...