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Un film per riannodare i fili spezzati della storia

Un film per riannodare i fili spezzati della storiaUn poster degli anni '60

Intervista In "Golden Slumbers" il regista Davy Chou ricostruisce l'epoca d'oro distrutta del cinema cambogiano

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 luglio 2017
L’uomo coccodrillo, La moglie del re serpente, Goodbye Duong Dara. Il cinema in Cambogia è nato nei primi anni ‘60: mentre nel resto del mondo sbocciavano le Nouvelle Vague il pubblico di Phnom Penh scopriva per la prima volta i film realizzati da registi cambogiani, quasi tutti variazioni su un’unico tema, un amore melodrammatico in una cornice fantastica. È la Golden Age del cinema Khmer ripercorsa da Golden Slumbers, documentario del 2011 di Davy Chou: regista parigino classe 1983 figlio di cambogiani emigrati in Francia durante il regime di Pol Pot, e nipote di uno dei produttori di quegli anni...

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