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Un fiume in piena, Gianluca Arcopinto racconta Scampia
Libri resistenti «L'idea del laboratorio di cinema è produrre corti dai contenuti per certi versi all’opposto di Gomorra, per far vedere la realtà delle Vele e l’emarginazione sociale»
foto di Luciano Ferrare
Libri resistenti «L'idea del laboratorio di cinema è produrre corti dai contenuti per certi versi all’opposto di Gomorra, per far vedere la realtà delle Vele e l’emarginazione sociale»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 aprile 2014
Il libro di Gianluca Arcopinto Un fiume in piena (ed. DeriveApprodi) che esce a giorni e di cui pubblichiamo qualche brano di anticipazione indica un inarrestabile movimento, ma potrebbe anche essere un’allusione allo stile di lavoro dell’autore, per quanto tranquillo e pacato possa sembrare il suo modo di fare, produttore di almeno centoventi film di cui due firmati da regista. La necessità di scriverlo nasce dalla sua esperienza di organizzatore generale sul set della serie Gomorra, prodotta da Cattleya e Fandango per Sky, un lavoro che per lui ha avuto un significato politico e umano, costruire una rete di rapporti...