Cultura
Un fuga verso la speranza nella Liguria di Napoleone
Narrativa italiana «Il Cannocchiale del Tenente Dumont» di Marino Magliani, edito da L’Orma. L'autore riesce a tenere assieme il filo della storia, la trama individuale, e il suo dirimente filtro antinostalgico per una natura, quella dei suoi luoghi d’origine, madre e matrigna al contempo
Granatieri e cacciatori a piedi della Guardia Imperiale di Napoleone (1804-1814)
Narrativa italiana «Il Cannocchiale del Tenente Dumont» di Marino Magliani, edito da L’Orma. L'autore riesce a tenere assieme il filo della storia, la trama individuale, e il suo dirimente filtro antinostalgico per una natura, quella dei suoi luoghi d’origine, madre e matrigna al contempo
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 1 settembre 2021
Da cosa fuggi, e dove cerchi un riparo per l’ansia che ti divora, se sei destinato a portare con te e in ogni luogo la causa del tuo malessere? Così scriveva molti secoli fa Seneca. Marino Magliani, scrittore destinato dai casi della vita a una «fuga senza fine» tra la Liguria ponentina dell’infanzia e l’Olanda della maturità, con il centro di gravità spesso assestato sull’America latina, quel pensiero di Seneca deve conoscerlo bene. Lì sta la ragione di un’ossessione: il ponente ligure dei monti. Non scappi all’imprinting di un paesaggio scabro e severo, aperto ad improvvise illuminazioni di scaglie di...