Cultura

Un genocidio burocratico

Un genocidio burocraticoKim Soo-ja «Bottari Truck - Migrateurs»

Saggi Flore Murard-Yovanovitch hanno raccolto i testi di esperienze di accoglienza feroce in Italia. Ne è uscito il libro «Derive. Piccolo mosaico del disumano», per Stampa Alternativa

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 febbraio 2014
Quando si legge di migrazioni, o se ne parla nel rumore di fondo quotidiano del discorso politico, si ha sempre l’impressione di non riuscire ad afferrare mai l’oggetto. Il linguaggio, in questo caso, non è un mezzo, ma un ostacolo alla comprensione. Che significano termini come «clandestini» e «respingimenti» o sigle come «Cie» o «Cara» al di là del loro impiego burocratico e opaco? Servono solo a coprire, nella soddisfazione tacita di gran parte dell’opinione pubblica, il vero e proprio genocidio – perpetrato, favorito, tollerato o minimizzato – degli stranieri che cercano di raggiungere le coste italiane ed europee. Che...

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