Cultura
Un gioioso ritorno a vite immaginarie
Intervista La scrittrice cilena María José Ferrada parla del suo albo «Niños», pubblicato in Italia con Edicola edizioni. Un poetico omaggio ai bambini e alle bambine cui la dittatura di Pinochet ha rubato il futuro
María José Ferrada
Intervista La scrittrice cilena María José Ferrada parla del suo albo «Niños», pubblicato in Italia con Edicola edizioni. Un poetico omaggio ai bambini e alle bambine cui la dittatura di Pinochet ha rubato il futuro
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 7 novembre 2021
Mercedes aveva 9 anni quando fu assassinata e adesso la ritroviamo a osservare la luna come fosse una fetta di formaggio da tirare giù dal cielo per «rubarla» al topo che sgambetta in cortile. Paola, invece, aveva solo tre mesi, eppure grazie alla scrittrice cilena María José Ferrada e all’illustratrice María Elena Valdez la reincontriamo cresciuta splendidamente mentre, sprigionando una luce solare, saltella felice dietro a una libellula. Sergio, desaparecido a 11 anni, aveva deciso di seminare un vaso di parole: il suo dizionario è rimasto muto, non gli è stato concesso il tempo. Dopo aver raccontato la propria infanzia...