Alias Domenica

Un giro nel giardino del non so che

Filosofia La requisitoria di Vladimir Jankélévitch contro l’ideologia della purezza, e a favore di chi non si illude che si possano evitare le quotidiane contaminazioni

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 16 marzo 2014
Scritto da Vladimir Jankélévitch sul finire degli anni ’50, Il puro e l’impuro (a cura di Enrica Lisciani Petrini, Einaudi, pp. 231, euro 22, 00) è una requisitoria contro l’ideologia della purezza – metafisica, ontologica, politica, psicologica, morale – e insieme una difesa appassionata della purezza di cuore di chi non si illude di potersi esimere dall’impurità, ma agisce all’interno di tutte le «impure» contraddizioni quotidiane animato da un’intenzione buona. «L’azione ci restituisce l’innocenza. È l’azione innocente che contrasta la stupida inclinazione della coscienza a pavoneggiarsi, a chiudere il cerchio e ad arrotondarsi nella soddisfazione di essere pura». È un...

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