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Un governo per la politica europea. Il paradosso italiano
Mario Draghi L'eventuale nuovo esecutivo sarà messo alla prova sulla capacità di trasformare l'Italia da paese richiedente, perché maggiormente colpito dalla pandemia, in elemento propulsore di un processo di unificazione politica dell'Europa
Illustrazione di Onze
Mario Draghi L'eventuale nuovo esecutivo sarà messo alla prova sulla capacità di trasformare l'Italia da paese richiedente, perché maggiormente colpito dalla pandemia, in elemento propulsore di un processo di unificazione politica dell'Europa
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 11 febbraio 2021
Se i partiti politici – senza eccezioni, da Leu alla Lega – non fossero così impegnati a rilasciare cambiali in bianco al presidente del consiglio incaricato, ignorando le regole più elementari di una Costituzione parlamentare, formulerebbero richieste pubbliche corrispondenti ai propri orientamenti, per poi subordinare il proprio voto di fiducia a riscontri verificabili nel programma e nella composizione del governo. Giustamente Mario Pianta (cfr. il manifesto, 9 febbraio) ha individuato nel profilo europeista di Mario Draghi un’opportunità, rafforzata da alcuni risultati ereditati dal governo Conte (le risorse del Next Generation Eu, la sospensione del Patto di stabilità e del divieto...