Italia
Un grido di sdegno da raccogliere
Quando i giudici di Cassazione dalle solenni stanze del “Palazzaccio” romano usano espressioni come «accantonamento dei princìpi cardine dello stato di diritto»; quando parlano di cittadini sottoposti a «trattamenti gravemente […]
Quando i giudici di Cassazione dalle solenni stanze del “Palazzaccio” romano usano espressioni come «accantonamento dei princìpi cardine dello stato di diritto»; quando parlano di cittadini sottoposti a «trattamenti gravemente […]
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 11 settembre 2013
Quando i giudici di Cassazione dalle solenni stanze del “Palazzaccio” romano usano espressioni come «accantonamento dei princìpi cardine dello stato di diritto»; quando parlano di cittadini sottoposti a «trattamenti gravemente lesivi della dignità della persona»; quando specificano che «botte, gas urticanti, umiliazioni, denudamenti di ragazzi e ragazze fatte piegare a novanta gradi davanti agli uomini in divisa» avvenivano «mentre alcuni tra le forze dell’ordine cantavano inni fascisti»; quando si legge tutto questo nelle motivazioni di una sentenza definitiva riguardante 40 persone fra agenti e medici delle forze dell’ordine, dovremmo chiederci dov’è finito lo stato democratico, in quale abisso amorale è...