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Un illogico senso del cinema

Un illogico senso del cinemaLouis Garrel

Incontri Louis Garrell parla del suo ruolo nel nuovo film di Roman Polanski - passato a Venezia - e racconta il suo rapporto con lui: «Che piacere girare con lui. È il regista della sensualità, sempre. Le riprese erano momenti di esistenza»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 31 agosto 2019
I suoi capelli in battaglia di L’homme fidèle e The Dreamers, già domati due anni fa per interpretare Jean-Luc Godard in Le redoutable, hanno subìto una definitiva tabula rasa per il ruolo di Alfred Dreyfus in J’accuse (tradotto in Italia con L’ufficiale e la spia), ora in concorso a Venezia: un taglio «all’umberta», militaresco avvilimento fine ‘800 del cranio, che il giovane attore-regista di 36 anni ha esibito fieramente ai Rendez-vous di Unifrance in gennaio, nei giorni delle riprese del nuovo film di Roman Polanski, divertendosi a mostrare sul telefonino altre immagini della sua «cine-depilazione», compensata da possenti mustacchi a...

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