Alias Domenica
Un infiltrato nelle rovine dell’antico futuro
Scrittori francesi Un poliziotto in combutta con i terroristi si aggira in un mondo post-esotico, dove l’eco del reale rimanda ai cascami del passato che resiste e perciò opprime: «Sogni di Mevlidò», da 66thand2n
Marc Desgrandchamps, 2018
Scrittori francesi Un poliziotto in combutta con i terroristi si aggira in un mondo post-esotico, dove l’eco del reale rimanda ai cascami del passato che resiste e perciò opprime: «Sogni di Mevlidò», da 66thand2n
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 aprile 2019
Una società devastata, una città fantasma affollata da baby-soldato, relitti umani e uccelli mutanti, gabbiani obesi, cornacchie mostruose, civette e polli, corvi che parlano come fossero uomini. E poi misteriosi viaggi in tram spettrali, illuminati da una strana luna che invia dall’alto una luce per nulla benevola su un mondo afoso e soffocante, allucinato e angoscioso, collocato non si sa bene quanto nel futuro, comunque in un tempo la cui lontananza dal nostro va misura in centinaia di anni, un tempo alla fine di ogni cosa e in cui le guerre contro i ricchi appaiono ormai irrimediabilmente perdute. Orientarsi nell’opprimente...