Cultura

Un iridescente patchwork di storie native, tessute da Inuit e Prime Nazioni

Un iridescente patchwork di storie native, tessute da Inuit e Prime NazioniKenojuak Asheva, «Eternal spirit»

Buchmesse/2 Gli autori indigeni, nella letteratura canadese, stanno rinnovando i generi mainstream, fra cui la crisi ecologica. E in alcuni casi, il «fantasy» occidentale si fonde con l’alterità sciamanica

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 19 ottobre 2021
Nel 2017, le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario della Confederazione Canadese, datata 1 luglio 1867, hanno messo in crisi l’immagine di un Canada serenamente multiculturale, mosaico diverso e inclusivo raccontato soprattutto come contro-ambiente del calderone statunitense, divenuto specchio del mondo globalizzato. ANCHE LETTERARIAMENTE, in effetti, il Canada resta un habitat unico, proprio per l’eterogeneità delle voci che, a partire dagli anni d’oro del Rinascimento Canadese – 1960-1980 – lo hanno, nel tempo, raccontato; ma quelle celebrazioni si sono trasformate in una inaspettata cartina di tornasole che ha rivelato come, la tanto ammirata idea di mosaico multiculturale, fosse, di fatto, il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi