Politica
Un Italicum con le toppe
Riforme La legge elettorale passa al senato. Ma la camera dovrà correggerla ancora: nella fretta ha collezionato troppi difetti. La maggioranza ne ha corretti solo alcuni, ieri, con l’ultimo colpo di mano. La minoranza Pd non partecipa al voto. Ma abbassa il quorum e rende non decisivo il sostegno di Forza Italia. Presidenza dell’aula sotto accusa
La ministra delle riforme Maria Elena Boschi con il presidente dei senatori di Forza Italia Paolo Romani – lapresse
Riforme La legge elettorale passa al senato. Ma la camera dovrà correggerla ancora: nella fretta ha collezionato troppi difetti. La maggioranza ne ha corretti solo alcuni, ieri, con l’ultimo colpo di mano. La minoranza Pd non partecipa al voto. Ma abbassa il quorum e rende non decisivo il sostegno di Forza Italia. Presidenza dell’aula sotto accusa
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 28 gennaio 2015
Andrea FabozziROMA
Approvata definitivamente al senato, la nuova legge elettorale deve tornare alla camera perché profondamente diversa da quella varata in tutta fretta a Montecitorio, a marzo scorso. Ed è probabile che anche il prossimo passaggio non sia definitivo. Perché ieri pomeriggio in aula, prima dell’ultimo voto dei senatori, c’è stato un ennesimo strappo ai regolamenti da parte della maggioranza. La senatrice Finocchiaro, che pure aveva cercato di mantenere un profilo basso durante tutta la discussione – la sua candidatura sale e scende nel borsino del Quirinale -, è stata costretta a presentare in extremis una proposta di «coordinamento formale», per tappare...