Cultura

Un j’accuse che salva l’anima

Un j’accuse che salva l’animaYuchi Ikehata

ITALIAN THEORY Un saggio pubblicato sul sito «le parole e le cose» si scaglia contro l’ultima moda culturale. Ma tace sull’impoverimento del lavoro culturale alla sua base

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 22 settembre 2016
Il testo scritto da Barbara Carnevali sul sito internet le parole e le cose (http://www.leparoleelecose.it) potrebbe essere salutato parafrasando il titolo di un libro di Slavoj Zizek: «benvenuta nel deserto della produzione e consumo culturale». L’oggetto polemico dell’autrice del testo è la cosiddetta italian theory, cioè quell’insieme disomogeneo di prassi teoriche che vede accomunati filosofi come Roberto Esposito, Giorgio Agamben e Toni Negri. Talvolta qualche improvvido inserisce nella lista anche Mario Tronti, ma le sue quotazioni sono in ribasso dopo il voto favorevole dato, in qualità di senatore della Repubblica, alla legge del jobs act e le sue dichiarazioni a...

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