Alias
Un mese di futebol, amore e rabbia (scusa Neymar)… Il fuorigioco più bello del mondo
Questi Mondiali Per un’esperienza davvero contro-natura si potrebbe tifare contro il Brasile. Che non vuol dire “gufare”, nella speranza che la gente vada in piazza a reclamare il cambiamento promesso
Un murales di Jambeiro in cui Neymar prende a calci la testa di Blatter – Ivan Grozny
Questi Mondiali Per un’esperienza davvero contro-natura si potrebbe tifare contro il Brasile. Che non vuol dire “gufare”, nella speranza che la gente vada in piazza a reclamare il cambiamento promesso
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 giugno 2014
Cinque i giorni che mancano al fischio d’inizio, come le ore che ci separano dal Brasile e le coppe che i verdeoro hanno già in bacheca. Cinque come i continenti collegati e vagamente rappresentati, al netto della mafioseria geopolitica della Fifa e della scarsa mobilità gerarchica, quella che ad esempio ha lasciato fuori dalla porta Capo Verde (nel match qualificazione Varela in campo malgrado la squalifica, manco avesse fatto un gol di mano). Una sola esordiente, stavolta, o forse due: la Bosnia ed Erzegovina di Dzeko e Pjanic. Ma è un debutto per modo di dire (la Jugoslavia vanta 14...