Internazionale
Un «mito delle origini» oltre i confini della storia
4 maggio 1919 Per la prima volta un movimento di opinione partito dal basso ebbe un effetto sulle classi al potere, al punto da favorire la liberazione dei leader della protesta e spingere i delegati di Pechino a Versailles a non firmare il Trattato
4 maggio 1919 Per la prima volta un movimento di opinione partito dal basso ebbe un effetto sulle classi al potere, al punto da favorire la liberazione dei leader della protesta e spingere i delegati di Pechino a Versailles a non firmare il Trattato
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 30 aprile 2019
Nella prima delle sue lezioni di metodo storico Edward H. Carr descriveva la storiografia come il risultato di una complessa negoziazione, in virtù dell’esistenza di variabili che mutano la comprensione di un fatto del passato. Sono variabili il tempo e lo spazio e – soprattutto – l’essere umano, autore per definizione della storiografia, al punto che Carl Becker, all’inizio del Ventesimo secolo, arrivava a scrivere che «i fatti storici non esistono finché uno storico non li crea». Un evento può rimanere nella memoria storica a scapito di altri «fatti» perché registrato da fonti ufficiali, perché riflesso di un punto di...