Cultura

Un mondo da rammendare

Un mondo da rammendare

ITINERARI CRITICI Riflessioni intorno a «Dove sono?» di Bruno Latour (Einaudi) e «Cosa può un compost» di Antonia Anna Ferrante (Luca Sossella Editore). Vivere è poter creare e mantenere le condizioni di abitabilità «con» Terra, e non «su» Terra. Non esiste nessun ambiente, perché un organismo non è distinguibile da ciò che lo circonda, come il ragno non è separabile dalla ragnatela o la termite dal termitaio. Ci si domanda cosa ce ne facciamo di questa presa di coscienza ecologica e come evitare di compiacere una scrittura e una cultura che continuano ad astrarre ed estrarre i corpi

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 giugno 2022
La natura riapparsa all’orizzonte nell’emergenza pandemica ci ha permesso di aprire una finestra tanto illusoria quanto funzionale all’idea di un «dentro» che in una certa parte di mondo ci ostiniamo ancora a difendere. Ma, come tanti Gregor Samsa, la contingenza storica ci pone di fronte a un ossimoro: prigionieri di una metamorfosi, nel confinamento forzato ci siamo liberati dall’idea di infinito. Siamo sempre stati eterotrofi, incapaci di nutrirci da soli, mai autonomi né autoctoni. Eppure, solo adesso sembriamo avvertire come un peso il carapace che portiamo addosso, o meglio, intorno. In Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi