Cultura
Un monumentale dissenso
Emergenza cultura «Oggi sono in piazza per difendere il patrimonio». Parla l’archeologo e ex soprintendente Pier Giovanni Guzzo, fra i partecipanti al corteo. «Non si può applicare il modello americano dei musei in Italia. Qui tutto è strettamente connesso alla cura del territorio»
Statuetta di toro cozzante in bronzo, museo di Sibari
Emergenza cultura «Oggi sono in piazza per difendere il patrimonio». Parla l’archeologo e ex soprintendente Pier Giovanni Guzzo, fra i partecipanti al corteo. «Non si può applicare il modello americano dei musei in Italia. Qui tutto è strettamente connesso alla cura del territorio»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 7 maggio 2016
«Parteciperò alla marcia di oggi in quanto ritengo che le linee portanti della Riforma dei beni culturali, lanciata in due tempi dal governo, abbiano delle profonde cause di negatività e non siano adatte a garantire la maggior tutela possibile del patrimonio culturale del paese». A parlare è Pier Giovanni Guzzo, militante di lunga data nel campo dell’archeologia (dal 1986 ha successivamente retto la soprintendenza della Puglia, dell’Emilia-Romagna e di Pompei). La manifestazione, indetta dal movimento Emergenza Cultura che dà anche il nome all’evento, si propone di salvaguardare l’articolo 9 della Costituzione, messo a repentaglio – secondo i promotori dell’iniziativa –...