Visioni
Un «Nido di vipere» in cerca di un’impossibile libertà
Al cinema L'opera prima di Kim Yong-Hoon, rimescolando i generi
Una scena da «Nido di vipere»
Al cinema L'opera prima di Kim Yong-Hoon, rimescolando i generi
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 15 settembre 2022
Una valigia dimenticata nell’armadietto di uno spogliatoio con tanti soldi al suo interno e svariate persone a contendersela. Questa in breve è la traccia di Nido di vipere scritto e diretto da Kim Yong-hoon. Opera prima coreana presentata in numerosi festival (Rotterdam, Busan, Sitges, il Far East di Udine) e premiata da giurie attratte dalla deformazione dei generi, da un cinema che mette insieme noir, azione, dramma sociale e famigliare, commedia, splatter e altro ancora. Una trama non esattamente originale per ribadire in negativo l’essenza della natura umana, prevaricatrice, pronta ad approfittare delle debolezze altrui, ingannatrice e, forse proprio per...