Cultura

Un paesaggio lunare chiamato Reichstag

Un paesaggio lunare chiamato ReichstagChristo&Jeanne Claude, «The Pont Neuf Wrapped», Parigi, 1975-85 foto di Wolfgang Volz

Doppio passo / 11 Mezzo secolo di impacchettamenti del mondo intero: la storia simbiotica di performer speciali, Christo Yavachev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon. Le mille avventure tattili e sensoriali di due outsider dell’utopia

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 23 agosto 2018
Per molti la vita si riduce alla routine quotidiana e il matrimonio è una lotta dove non c’è nulla da vincere. Il sodalizio di Christo Yavachev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon, nati la sera dello stesso giorno, 13 giugno 1935, lui a Gabrovo, Bulgaria, lei a Casablanca, Marocco, entrambi profughi, mostra il contrario. Anche in condizioni di estrema povertà questi due cittadini del mondo, mano nella mano, hanno viaggiato e ricercato. Sono stati capaci, per 45 anni, di provare e far provare meraviglia. «È lei che mi permette di essere folle!», esclamava Christo. L’imballaggio di monumenti, edifici storici, coste e...

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