Visioni

Un Paradiso senza via d’uscita

Un Paradiso senza via d’uscita

Al cinema Nelle sale arriva «Paradise» di Andrej Konchalowskij, premiato con il Leone d'argento per la regia a Venezia 2016

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 25 gennaio 2018
Sembrerebbe un’operazione quasi fuori del tempo Paradise di Andrej Konchalowskij, arrivato nel 2016, l’anno del definitivo “Austerlitz” di Loznitsa che si fa opportune domande su certi viaggi turistici ai cancelli dei campi per fotografare se stessi e avere così la prova di essere vivi. Preceduto da un lungo elenco di film sull’Olocausto Konchalowskij si ferma a farci riflettere sull’autentico significato “illustrativo” di queste opere. In particolare il nazismo è stato a lungo trattato dal cinema dei paesi dell’est come un genere che tendeva a parlare chiaramente del tempo presente, della situazione di controllo capillare ed eliminazione della dissidenza, un genere...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi