Politica
Un passo oltre la palude
Sinistra Capopartito, capocorrente o capopolo: potrebbero dire basta e muoversi per innescare un cambiamento. Ma bisognerebbe mettere da parte calcoli di bottega e cure personali per fare quello che è chiaro a tutti, scommettere sull’enorme patrimonio di forze della società
Sinistra Capopartito, capocorrente o capopolo: potrebbero dire basta e muoversi per innescare un cambiamento. Ma bisognerebbe mettere da parte calcoli di bottega e cure personali per fare quello che è chiaro a tutti, scommettere sull’enorme patrimonio di forze della società
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 30 ottobre 2013
Tanti discorsi, tante polemiche, sempre più uguali a se stessi. Da quanto tempo? Almeno da vent’anni, il tempo della lenta agonia della sinistra italiana (e non soltanto). Ora il dibattito impazza – che novità – sulla legge elettorale, con gli ultimi proclami del sindaco di Firenze contro il proporzionale degradato a fabbrica di ammucchiate. E sulla povera Costituzione del ’48, non abbastanza sfigurata e tradita. Della quale si intende abbattere il presidio procedurale, come se non fosse proprio quella la prima regola da salvaguardare, come se non incombesse il rischio di creare il più velenoso dei precedenti, che già domani...