Italia
«Un passo preventivo, il Concordato non c’entra nulla»
Intervista a Pierluigi Consorti, docente all’Università di Pisa «La questione è che ancora non sappiamo alla fine come sarà questa legge sull’omotransfobia, quindi il tema concordatario è inesistente. Una violazione potrebbe esserci una volta approvata la legge, ma onestamente non vedo questo rischio. Se passasse così com’è non violerebbe gli accordi tra Stato e Chiesa»
Le statue in cima al colonnato di San Pietro, in basso Pierluigi Consorti – Ap
Intervista a Pierluigi Consorti, docente all’Università di Pisa «La questione è che ancora non sappiamo alla fine come sarà questa legge sull’omotransfobia, quindi il tema concordatario è inesistente. Una violazione potrebbe esserci una volta approvata la legge, ma onestamente non vedo questo rischio. Se passasse così com’è non violerebbe gli accordi tra Stato e Chiesa»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 giugno 2021
Professor Pierluigi Consorti, docente all’Università di Pisa e presidente dell’Associazione dei docenti universitari di diritto canonico ed ecclesiastico, la Santa Sede sostiene che il dibattito sul Ddl Zan sia una violazione del Concordato. La interrompo subito. Il Concordato non c’entra nulla con questa storia. Ci può spiegare il perché? Il Concordato è uno strumento legittimo che sta sotto il cappello della Costituzione, che a sua volta stabilisce il principio della laicità dello Stato e della separazione degli ordini, che non dovrebbero interferire l’uno con l’altro. Il Vaticano può sollevare la questione diplomatica se si dovesse ledere un diritto della Chiesa,...