Cultura
Un patriarcato in discesa verticale
Adriana Cavarero Con «Inclinazioni» (da Raffaello Cortina), l’autrice italiana torna nel laboratorio filosofico. Questa volta per affrontare le retoriche pubbliche che hanno accompagnato la postura verticale dell’«homo erectus» e per decostruire l’immagine di una «naturale» attitudine femminile alla cura dell’altro
L'installazione "Critical Mass II" dell'artista inglese Antony Gormley
Adriana Cavarero Con «Inclinazioni» (da Raffaello Cortina), l’autrice italiana torna nel laboratorio filosofico. Questa volta per affrontare le retoriche pubbliche che hanno accompagnato la postura verticale dell’«homo erectus» e per decostruire l’immagine di una «naturale» attitudine femminile alla cura dell’altro
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 28 gennaio 2014
Rettitudine, verticalità, erezione, altezza, sovranità: è questa treccia di concetti a sopportare la «critica» cui è intitolato il nuovo volume di Adriana Cavarero (Inclinazioni. Critica della rettitudine, Raffaello Cortina, pp. 240, euro 15). In questa singolare e per nulla benevola visita ai laboratori in cui i filosofi hanno forgiato le categorie con cui pensare il soggetto moderno, l’attenzione si appunta su quell’insieme di retoriche, discorsi e dispositivi che a esso hanno fornito il suo più classico pedegree epistemologico e politico. La singolarità dell’ottica di Cavarero sta nell’aver scelto, come piano di consistenza della sua decostruzione di quella che pure è...