Politica
Un Pd poco «tranquillo». Il centrosinistra non c’è ma è già in crisi
Verso il voto 2018 La lista di socialisti e ulivisti (non doc) è costretta alla questua. Radicali sconcertati. Ma Renzi è avviato al «prendere o lasciare». Incidente sul simbolo anche per Lorenzin: voleva la Margherita
Piero Fassino e Matteo Renzi – Ansa
Verso il voto 2018 La lista di socialisti e ulivisti (non doc) è costretta alla questua. Radicali sconcertati. Ma Renzi è avviato al «prendere o lasciare». Incidente sul simbolo anche per Lorenzin: voleva la Margherita
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 30 dicembre 2017
Altro che «forza tranquilla»: il claim mitterrandiano che Renzi vuole utilizzare per il Pd al voto del 4 marzo per ora è una lontana aspirazione. Con il rischio di diventare presto una battuta di spirito. A FINE ANNO I VERTICI del Pd (come quelli di tutte le forze politiche) sono alle prese con il puzzle delle candidature. I nomi dell’uninominale dovranno essere pronti fra il 15 e il 20 gennaio; per il proporzionale si potrà attendere ancora qualche giorno. Ma il crollo nei sondaggi ridimensiona di ora in ora il numero dei seggi papabili. Per non parlare della lotteria del...