Internazionale
Un presidente civile ma non troppo per il Mali
Ad interim Bah N’Daw, settantenne militare in pensione, è il nome su cui è sbocciata l'intesa tra giunta militare e “Movimento 5 giugno” per la transizione di 18 mesi che inizia ora. Rassicurazioni alla Francia e sulla presenza militare straniera in funzione anti-jihadista. «E ora via l'embargo»
Bamako, 22 settembre 2020, manifestazione contro la presenza militare francese in Mali – Ap
Ad interim Bah N’Daw, settantenne militare in pensione, è il nome su cui è sbocciata l'intesa tra giunta militare e “Movimento 5 giugno” per la transizione di 18 mesi che inizia ora. Rassicurazioni alla Francia e sulla presenza militare straniera in funzione anti-jihadista. «E ora via l'embargo»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 24 settembre 2020
«Il Comitato nazionale per la salvezza del popolo (Cnps) ha aggirato l’ostacolo», ha affermato sul quotidiano francese Le Monde l’analista Étienne Fakaba Sissoko dell’Università di Bamako, riguardo alla nomina di Bah N’Daw come presidente ad interim del Mali. Bah N’Daw, settantenne militare in pensione con il grado di colonnello maggiore, è stato nominato lunedì dal “Collegio di transizione”, organo composto da cinque rappresentanti del Cnps, due del “Movimento 5 giugno” (M5- Rfp), due religiosi e due membri della società civile che si sono riuniti lunedì a porte chiuse. Il nuovo presidente guiderà il paese per i prossimi 18 mesi di...