Un reduce di guerra si prende la vita di un commilitone
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Un reduce di guerra si prende la vita di un commilitone

Uno smemorato (o un impostore) si appropria delle vesti di un compagno morto al suo fianco e torna a una casa e una moglie che non sono le sue
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 13 luglio 2024
Il romanzo di Peter Flamm ripescato da Adelphi dal fondo della letteratura tedesca del primo dopoguerra (Io?, nella traduzione sempre impeccabile di Margherita Belardetti e con una nota di Manfred Lowenstein, pp. 143, euro 18) ha molti motivi di interesse, per i suoi legami con la storia della prima guerra mondiale e per il suo andamento da film espressionista o da «giallo» di amara soluzione. Furono molto diffuse nel primo dopoguerra e per tutti gli anni trenta, nella letteratura e nel cinema, dentro e fuori dal genere poliziesco caro al grande Kracauer (il miglior sociologo di quegli anni e il...

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